Ciao ragazzi, mi fa piacere vedere che ci siano molte persone interessate alla salute dei nostri amati pesciotti ma allo stesso tempo non posso negare che sono abbastanza infastidito e deluso da alcune osservazioni poco opportune date probabilmente dalla sempre più crescente ipocrisia che si sta diffondendo nella nostra società.
Detto questo ci tengo a dare alcuni chiarimenti in merito alle modalità di questa famosa immissione, cosa che fino ad oggi non ho mai fatto perchè pensavo fosse poco importante visto che la maggior parte dei carpisti che ci ha conosciuto sa benissimo quante attenzioni dedichiamo alle carpe presenti nel lago e al lago stesso ma soprattuto in molti hanno partecipato all'immissione stessa (annunciata per tempo) e hanno constatato le condizioni e le decisioni prese consultando tutti i presenti.
Iniziamo il racconto spero di non essere troppo noioso...
Quella famosa mattina ci siamo recati presso l'allevamento e dopo aver sbrigato le questioni burocratiche in modo da far passare il minor tempo possibile sul camion alle nostre amiche, ci siamo avventurati sotto la pioggia battente e abbiamo selezionato con cura oltre 150 carpe tra specchi e regine, prelevate da una enorme vasca e caricate una ad una con l'aiuto di guadino a maglia stretta nelle vasche del camion.
Mi piacerebbe che tutti voi poteste provare la sensazione che ho provato io nel togliere oltre 150 carpe da una vasca per spostarle in un lago seminaturale come il Boschetto, pensate che per 10 lunghi anni hanno visto solo il telo che ricopre la vasca in cemento e il pellet che esce dal dispenser automatico. Immagino lo stupore quando si sono trovate in un lago profondo 13 metri con alberi sommersi gamberi vermi tartarughe, black bass, lucci, amur carpe libere cresciute in natura, bisce e mi fermo qui se no arrivo al fondo del post...
Chiusa questa piccola parentesi torniamo ai dettagli tecnici visto che ormai contano solo più questi (fortunatamente non per tutti però), raggiunto il lago dopo un viaggio di circa 40 minuti o poco più abbiamo constatato che la pioggia sempre più forte non permetteva al camion di avvicinarsi in sicurezza a più di 2/3 metri dalla sponda del lago abbiamo quindi dovuto decidere velocemente come immettere le carpe nel modo migliore considerata la situazione.
OPZIONI
1 - Rimandare indietro il camion - Scartata poi chè ci è stato caldamente sconsigliato di lasciare troppo tempo le carpe nelle vasche con gli ossigenatori.
2 - Prelevare le carpe una ad una dalle vasche e immetterle manualmente nel lago o col guadino come abbiamo fatto nelle immissioni successive. - scartata per diversi motivi: le carpe erano troppe e ci sarebbe voluto troppo tempo, non avevamo tanti guadini adatti perchè non avevamo messo in conto una situazione di questo tipo (siamo comuni mortali ma l'esperienza insegna e non si ripeterà).
3 - Tentativo di passamano clamorosamente fallito e bocciato - il camion bagnato è molto scivoloso sfido chiunque a scendere o maneggiare una carpa sopra un camion in quelle condizioni, la prima è andata bene ma abbiamo capito che probabilmente non saremmo arrivati alla terza e qualcuno di noi pesci compresi si sarebbe fatto molto male.
4 - portare il camion più vicino possibile in un punto in cui il fondo della riva fosse composto da fango ed erba insomma morbido in modo che le carpe potessero arrivare in 40 cm d'acqua e su superficie ripeto morbida - arrivati a questo punto sono già passati 15 minuti da quando siamo arrivati al lago e bisogna scaricare i pesciotti prima che si innervosiscano e comincino a sbattere nelle vasche con conseguenti traumi, quindi fatte due rapide telefonate per consigli vari stendiamo un po' d'erba spostiamo qualsiasi tipo di ostacolo (rametti sassolini ecc...) e LIBERIAMO LE CARPE facendo in modo che non escano tutte insieme danneggiandosi a vicenda.
Risultato = uno spettacolo! il lago in fermento con salti e rollate continue (come ho già detto arrivavano da 10 anni di vasca), purtroppo non abbiamo potuto filmarlo perchè la fotocamera dopo vari minuti sotto la pioggia è inevitabilmente deceduta. Ma il risultato più importante e soprattutto quello di cui vado più fiero è che nonostante la situazione difficile e il poco tempo a disposizione per prendere le decisioni tutte le carpe si sono immediatamente adattate al nuovo e più naturale abitat' con la morte di 0 esemplari.
Finito questo resoconto che mi ha riportato in mente e fatto ripensare a momenti bellissimi, anche se alle prese con decisioni difficili, ci tengo a manifestare la delusione che ho provato nell'essere attaccato con critiche assolutamente non costruttive come invece mi sarei aspettato, soprattutto tenendo conto che la maggior parte delle persone che hanno criticato il nostro operato non ci conoscono ne sono mai venuti a vedere le immissioni in prima persona nonostante noi abbiamo sempre annunciato le stesse sul sito e attraverso i social network.
Pensate che ci è stato anche criticato il metodo col guadino delle immissioni successive durante le quali l'allevatore che ci ha aiutati si è rotto una costola scivolando sulla vasca del camion e anzi che correre all'ospedale ha voluto terminare l'immissione per evitare che le carpe stessero troppo nelle vasche. A questo punto mi fermo a riflettere, come sono abituato a fare e il risultato della mia riflessione è che è troppo facile criticare l'operato degli altri e mettersi a fare comizzietti da comare dando del barbaro o facendo osservazioni poco opportune riguardo la mole delle carpe e la loro provenienza, bisognerebbe invece imparare a confrontarsi in modo diretto e costruttivo con le persone. Ho un dubbio sull'immissione, indago, cerco un presente e mi faccio spiegare l'accaduto poi decido. Ho un dubbio sulla provenienza delle carpe in un lago, bene stessa cosa vedo dal proprietario gli chiedo dove le ha comprate e gli chiedo di dimostrarmelo. Insomma nella vita bisogna tirarsi su le maniche è FARE, parlare è troppo facile e soprattutto dopo aver parlato bisogna sapere accettare le conseguenze.
Se vedo un carpista che mentre fa una foto tiene male una carpa mi avvicino glie lo faccio notare e gli consiglio come tenerla la volta successiva, magari parlandoci scopro che gli manca un dito e fatica a tenerla ma assolutamente non prendo il pc e inizio a scrivere pubblicamente che è un impedito barbaro ecc ecc ecc anche perchè se poi lo legge viene a prendermi a calci è ha ragione, avrei dovuto prima interpellare lui!
Abbiamo filmato le immissioni e le abbiamo rese pubbliche perchè non abbiamo nulla da nascondere ne sulla provenienza dei pesci ne tantomeno su come gestiamo il lago, questa totale trasparenza è molto rara nel nostro settore e dovrebbe essere apprezzata, avrei potuto prendere il lago fare le immissioni di nascosto e poi fare il figo dicendo che le carpe erano nate e cresciute li, ma reputo che tutti voi siate intelligenti e in grado di capire da soli che se in un laghetto ci sono diverse centinaia di carpe qualcuno c'è le ha portate e quindi non posso prendere in giro le persone.
Basta non voglio diventare noioso non è da me, sono a completa disposizione per dare qualsiasi chiarimento o ricevere consigli costruttivi, sul sito del lago trovate anche il mio cellulare la mia mail l'indirizzo insomma sono qui a disposizione
Colgo l'occasione per salutare tutti gli amici e vi aspetto presto per sorseggiare una bella bottiglia di

in riva al lago!
A presto
Enzo