Erano circa 6 anni che mi balenava l'idea di pescare in un lago in libera, ma come vi ho detto gli impegni non me lo permettevano ed ammetto che un po ero spaventato dall'idea di cappottare malamente.
Sprovvisto di un natante, motore elettrico ed ecoscandaglio pensavo che veramente la cosa non era fattibile.
Mi sono ricreduto circa una settimana fa ed ho preso coraggio, ed anche grazie a carlo che gentilmente mi ha fornito di un imbarcazione( con remi e senza eco) ho deciso di passare 24 ore in uno dei laghi più difficili del centro lazio, il lago di nemi.
Arriviamo al lago, Carlo ci accompagna con la sua barca fino alla piazzola in mezzo al bosco e decido di andare a sondare un po' il fondale ( visibile anche con una maschera visto che l'acqua era limpida).
Ammetto di averci messo un bel po' poiché non ero sicuro al 100% di aver calato ottimamente.
Piazzo le lenze verso mezzogiorno e ci ritiriamo verso la piazzola.
Per tutto il giorno niente di niente, il lago sembrava morto, credo per il caldo visto che la temperatura dell'acqua si aggirava suo 27 gradi.
Verso le 7 di sera vado a controllare le esche e a cambiare le boiles, pasturo e torno alla tenda.
Verso le 22.30 ci sdraiamo un po' in tenda e ci addormentiamo.
Poco prima di mezzanotte un suono assordante ci sveglia, era lei!! L'avvisatore era impazzito, non ci volevo credere aveva abboccato veramente..
Preso dalla foga, la tenda non si apriva e praticamente la alzo staccando i picchetti dal suolo

Per arrivare alle canne, che erano posizionate su una piattina a circa 5 mt dalla tenda, di notte, non vedo le scale e scivolo letteralmente in mezzo ai rovi ed alle ortiche.
Il dolore non l'ho sentito per niente pieno di adrenalina in corpo, rimango incastrato e l'avvisatore continuava a suonare. Finalmente riesco ad alzarmi ed arrivare alla canna, ancora c'é!! Bellissima, vulcanica, dorata, non sarà enorme ma la soddisfazione di aver realizzato un sogno vi garantisco che era tanta. Il taglio ormai è guarito, tranquilli!!
