
La mia fortuna è stata ricevere un sms di un mio amico di avventure piscatorie verso l'ora di pranzo con cui mi invitava ad una sessione veloce serale sulla Muzza nei pressi di Lodi. Quindi timidamente dico a mia moglie che se avessi terminato con lei nel primo pomeriggio allora verso le cinque mi sarei concesso questa uscita al chiaror di luna. Ricevuto il benevolo consenso, riparto con i lavori più speditamente possibile e così verso le diciotto mi incontro sulla postazione col mio socio del momento, Daniele. Obiettivo: testare le sue palline handmade in acque diverse da quelle battute questa estate e confermarne l'efficacia. L'acqua della Muzza presentava le sue abituali caratteristiche, corrente media, acqua sporca di alghe in scorrimento ma limpida. Tutto come ci aspettavamo. Daniele aveva provveduto ad un paio di giornate di pasturazione. Il tempo quindi di montare sulla postazione, innescare le montature line aligner, e si era in pesca nel giro di mezz'oretta considerando anche la scarpinata fatta per raggiungere il luogo prescelto. Il tardo pomeriggio passa tranquillo tra una chiacchiera e l'altra finchè la luna arriva presto a farci compagnia illuminando l'acqua che col suo scintillio sembrava un nero diamante. Nel discutere se anche quella sessione sarebbe stata improduttiva come le precedenti che vedevano me e Daniele insieme e se questo fosse dovuto ad un' ancestrale sfortuna che incombeva sulla nostra accoppiata, ecco partire la mia canna a centro fiume! Pochi passi e ferro e la forza sull'amo mi conferma che il pesce è allamato...muscoloso, potente e combattivo come ci si aspetta da una carpa che vive nella corrente. Dopo la foto di rito, il bel momento del rilascio e da li a poco decidevamo di riporre "le armi" nelle sacche e tornare a casa...io soddisfatto per la cattura, Daniele soddisfatto per il buon comportamento delle sue valide palline.