Aggiungo anch'io qualcosa.
Sì, sempre pasturazione preventiva, puntate sulla qualità delle boilies (digeribili al massimo) e sulla continuità della pasturazione: fondamentale è individuare chiaramente gli spots, in inverno le carpe si muovo su "circuiti" molto più ridotti e selezionati rispetto alle altre stagoni.
Una volta individuati gli spots, dateci dentro a pasturarli come delle macchinette: poche boilies intorno allo spot, sempre le stesse ogni 2 giorni. Non parturate tutti i giorni, se le carpe assimilano lentamernte correreste il rischio di lasciare troppe boilies in acqua bruciando lo spot. Poca roba, buona e regolare.
Usate boilies piccole, 18-20, anche se così molte finiranno in bocca ai cavedani. Piuttosto che aumentare il diametro (ricordatevi che d'inverno la carpa è tutt'altro che aggressiva) fate dei bei mattoncini da 3-4 etti, piatti in modo che stiano fermi sul fondo, e mollateli sullo spot una volta o due la settimana. Ci metteranno parecchio a sciogliersi ed i pesci non riusciranno a portarli via se non a piccolissimi pezzi, dando il tempo alle carpe di interessarsene.
Per quanto riguarda gli spots: un fiume con 3-4 metri di fondo ne offre di infiniti, ma cercate quelli con una buona insolazione. Ottimi quei punti dove, sempre in acqua molto lenta o ferma, il fondo risale verso una zona in acqua bassa ma al sole per buona parte della giornata, e tranquilla; lì le ragazze andranno di sicuro a scaldarsi un pò se il tempo è mite.
Per quanto riguarda le boilies: state molto ma molto leggeri con aromi e additivi. Io pescherò fino a primavera inoltrata con un mix nuovo senza additivi, solo per le acque fredde:
340 gr. Germe di grano (macinato)
300 gr. Farina di ceci
200 gr. Semolino precotto
80 gr. Albumina di latte
80 gr. Robin red
Non so dirvi se funzionerà, e ce ne sono di già molto collaudati in giro, è solo per darvi un'idea.
E tanta pazienza.... quella non lasciatela mai a casa
