EMOZIONI SPAGNOLE
Inviato: 03/03/2010, 20:09
Eccomi di ritorno da una sessione a dir poco favolosa, da un posto da urlo, da un'ambiente naturale incredibile con una distesa d'acqua impressionante (il Nostro Grande Fiume Po a confronto sembra un canaletto per l'irrigazione) piena di carpe (e che carpe!)...
RIO EBRO (MAR D'ARAGONA)

Dopo 1300km di furgone carico all'inverosimile, arrivo con i miei compagni di avventura, sul famoso bacino di Mequinenza

qui sostiamo solo per una notte, per riprendere le energie, la Nostra meta non è questa ma bensì la zona un po meno conosciuta a monte della diga e più precisamente la cittadina di Caspe.

Il mattino seguente dopo una bella colazione ci rimettiamo in marcia per una quarantina di km ed ecco quello che appare ai nostri occhi mentre ci avviciniamo alla meta.

Arrivati a destinazione andiamo subito al club nautico di Caspe e li troviamo le barche pronte che ci aspettano, un breve spuntino accompagnato da una bella birra fresca e via che si parte sulle imbarcazioni di alluminio

equipaggiate con motori da 20cv 4 tempi alla ricerca delle zone più interessanti... Purtroppo la sessione non parte nel migliore dei modi, la temperatura da alcune settimane è molto bassa, ci dicono che erano parecchi anni che non faceva un freddo del genere e anche l'acqua al nostro arrivo è sui 6/7 gradi... sinceramente non era quello che mi aspettavo, a casa sognavo belle giornate di caldo da passare in maglietta e pantaloncini corti e invece arrivato sul posto devo mettermi la tuta termica... Ci siamo resi subito conto che le condizioni non erano ottimali, qui le carpe sono abituate a temperature sempre miti e pensiamo che questo freddo abbia sicuramente influito negativamente sul loro normale comportamento... Viaggiamo con le barche per svariati km (non c'è segno di altri pescatori) e ad ogni spot che ci sembra interessante ci fermiamo per sondare il fondale e per confrontarci fra di noi. Nel pomeriggio decidiamo che l'indomani (qui pescare di notte dicono sia vietato) avremo pescato su di una penisola, attorno a noi abbiamo svariate possibilità per l'azione di pesca e per iniziare e per capire come qui si muovono i pesci ci sembra la miglior cosa. Piazziamo i segnalini, effettuiamo una buona pasturazione e rientriamo al porto nautico, dopo tutto il giorno al freddo ci aspettano una bella doccia e un buon piatto caldo. Il mattino seguente, carichi di adrenalina, alle prime luci siamo già in pesca ma il primo giorno purtroppo non ci regala niente e subito sale lo sconforto nel gruppo, il pesce sembra completamente "bloccato", nessuna traccia, nessun movimento, niente salti e sopratutto niente bip... Restiamo in quella zona ancora per un paio di giorni, abbiamo effettuato una buona pasturazione e cerchiamo di dare più tempo ai pesci di arrivare sulle nostre esche... Finalmente arrivano le prime catture ma solo qualche carpa isolata e di piccole dimensioni


che non ci aiutano un gran che per il morale... Le abbiamo provate veramente tutte ma la zona che abbiamo scelto non sembra essere quella giusta per catturare tanto, forse complice anche il tempo che continua a cambiare repentinamente...
Questa situazione non ci piace per niente quindi mentre alcuni di noi tengono sotto controllo le canne gli altri vanno alla ricerca di altri spot, chi si ferma è perduto!!!
LA SVOLTA
Già il primo giorno avevamo adocchiato una zona con acqua molto bassa e con qualche ostacolo ma visto le temperature e il vento freddo che soffiava nei primi giorni l'avevamo messa da parte. Ora di tanto in tanto esce un po di sole che riscalda subito l'aria e il meteo dice che per i prossimi giorni dovrebbe volgere al bello... le ore passavano veloci e forse era arrivato il momento di tentare il tutto per tutto. Il terzo giorno pasturiamo la nuova zona e il quarto giorno all'alba siamo gia piazzati e pronti per una nuova sfida.
Quello che è successo nei 3 giorni successivi lo descrivo con le immagini...













Queste sono solo le catture più belle e ci tengo a precisare che non sono le mie ma di tutto il gruppo... abbiamo fatto un lavoro di squadra eccezionale e l'affiatamento, l'esperienza e perchè no un briciolo di fortuna ci hanno permesso non solo di svoltare in una pescata partita male ma di portare a guadino carpe stupende in un luogo per noi nuovo...
Questa esperienza mi resterà nel cuore per sempre anche se la mia testa sta già organizzando la prossima sessione sul RIO EBRO... Il mio grazie va all'organizzatore Simone Bertoni ma soprattutto un grazie va ai miei compagni di avventure, Andrea, Cristian, Davide e Ugo, senza di Voi non sarebbe stato lo stesso!
RIO EBRO (MAR D'ARAGONA)

Dopo 1300km di furgone carico all'inverosimile, arrivo con i miei compagni di avventura, sul famoso bacino di Mequinenza

qui sostiamo solo per una notte, per riprendere le energie, la Nostra meta non è questa ma bensì la zona un po meno conosciuta a monte della diga e più precisamente la cittadina di Caspe.

Il mattino seguente dopo una bella colazione ci rimettiamo in marcia per una quarantina di km ed ecco quello che appare ai nostri occhi mentre ci avviciniamo alla meta.

Arrivati a destinazione andiamo subito al club nautico di Caspe e li troviamo le barche pronte che ci aspettano, un breve spuntino accompagnato da una bella birra fresca e via che si parte sulle imbarcazioni di alluminio

equipaggiate con motori da 20cv 4 tempi alla ricerca delle zone più interessanti... Purtroppo la sessione non parte nel migliore dei modi, la temperatura da alcune settimane è molto bassa, ci dicono che erano parecchi anni che non faceva un freddo del genere e anche l'acqua al nostro arrivo è sui 6/7 gradi... sinceramente non era quello che mi aspettavo, a casa sognavo belle giornate di caldo da passare in maglietta e pantaloncini corti e invece arrivato sul posto devo mettermi la tuta termica... Ci siamo resi subito conto che le condizioni non erano ottimali, qui le carpe sono abituate a temperature sempre miti e pensiamo che questo freddo abbia sicuramente influito negativamente sul loro normale comportamento... Viaggiamo con le barche per svariati km (non c'è segno di altri pescatori) e ad ogni spot che ci sembra interessante ci fermiamo per sondare il fondale e per confrontarci fra di noi. Nel pomeriggio decidiamo che l'indomani (qui pescare di notte dicono sia vietato) avremo pescato su di una penisola, attorno a noi abbiamo svariate possibilità per l'azione di pesca e per iniziare e per capire come qui si muovono i pesci ci sembra la miglior cosa. Piazziamo i segnalini, effettuiamo una buona pasturazione e rientriamo al porto nautico, dopo tutto il giorno al freddo ci aspettano una bella doccia e un buon piatto caldo. Il mattino seguente, carichi di adrenalina, alle prime luci siamo già in pesca ma il primo giorno purtroppo non ci regala niente e subito sale lo sconforto nel gruppo, il pesce sembra completamente "bloccato", nessuna traccia, nessun movimento, niente salti e sopratutto niente bip... Restiamo in quella zona ancora per un paio di giorni, abbiamo effettuato una buona pasturazione e cerchiamo di dare più tempo ai pesci di arrivare sulle nostre esche... Finalmente arrivano le prime catture ma solo qualche carpa isolata e di piccole dimensioni


che non ci aiutano un gran che per il morale... Le abbiamo provate veramente tutte ma la zona che abbiamo scelto non sembra essere quella giusta per catturare tanto, forse complice anche il tempo che continua a cambiare repentinamente...
Questa situazione non ci piace per niente quindi mentre alcuni di noi tengono sotto controllo le canne gli altri vanno alla ricerca di altri spot, chi si ferma è perduto!!!
LA SVOLTA
Già il primo giorno avevamo adocchiato una zona con acqua molto bassa e con qualche ostacolo ma visto le temperature e il vento freddo che soffiava nei primi giorni l'avevamo messa da parte. Ora di tanto in tanto esce un po di sole che riscalda subito l'aria e il meteo dice che per i prossimi giorni dovrebbe volgere al bello... le ore passavano veloci e forse era arrivato il momento di tentare il tutto per tutto. Il terzo giorno pasturiamo la nuova zona e il quarto giorno all'alba siamo gia piazzati e pronti per una nuova sfida.
Quello che è successo nei 3 giorni successivi lo descrivo con le immagini...













Queste sono solo le catture più belle e ci tengo a precisare che non sono le mie ma di tutto il gruppo... abbiamo fatto un lavoro di squadra eccezionale e l'affiatamento, l'esperienza e perchè no un briciolo di fortuna ci hanno permesso non solo di svoltare in una pescata partita male ma di portare a guadino carpe stupende in un luogo per noi nuovo...
Questa esperienza mi resterà nel cuore per sempre anche se la mia testa sta già organizzando la prossima sessione sul RIO EBRO... Il mio grazie va all'organizzatore Simone Bertoni ma soprattutto un grazie va ai miei compagni di avventure, Andrea, Cristian, Davide e Ugo, senza di Voi non sarebbe stato lo stesso!