carp fever
Inviato: 10/03/2013, 23:23
Kevin Maddocks l'ha definita "carp fever", la febbre per la carpa...probabilmente per la sua estrema somiglianza con la "gold fever", la febbre dell'oro. In effetti le due si assomigliano molto più di quel che un profano del carpfishing potrebbe intendere. A chi di voi non è mai capitato un periodo in cui ti rendi conto che, se non hai la mente impegnata su altro, il tuo pensiero corre sempre ai rig, alle poste, alle strategie, ai mix e a loro...le carpe? Beh a me la "febbre" mi ha ripreso dopo tanto tempo qualche settimana fa. E' stato un fulmine a ciel sereno, ma piano piano ho deciso di riprendere dove avevo lasciato a causa di svariati impegni lavorativi, un anno e mezzo fa.
Per due settimana non ho pensato ad altro che a rimettere insieme l'attrezzatura, passando per i drammi che ogni novellino deve affrontare...che mulinello, quale canna, come pasturare, i gusti di boiles...per due settimane mi sono sparato la collana di video di pescare carpfishing con Ripamonti...ho scelto il luogo e il giorno...e poco importava se le previsioni prevedevano pioggia a catinelle...sapevo esattamente che nonostante tutto io venerdì mattina sarei stato là...col pod montato e le lenze in acqua in attesa spasmodica di quel "beep" che desse inizio alla lotta...così è stato e quello che vi vado a raccontare è ciò che è successo.
Sveglia presto e subito arriva fra capo e collo la prima bega della giornata...la mia donna appiedata e necessitata di un passaggio in macchina...risultato arrivo alla posta in ritardo sui tempi, ma devo dire che almeno ho beccato gli unici 20 minuti della giornata in cui non ha piovuto per montare le cose
Il luogo prescelto è la cava Cabassi a Milano, luogo non facile dato che le carpe non vengono immesse e/o allevate ma vivono allo stato "brado". Nonostante una discreta quantità di pescatori durante l'estate, in questo periodo la pressione di pesca è pressoché nulla ancora, eccezion fatta per i pescatori di trote che, data una recente immissione, nel weekend lanciano le proprie lenze in quelle acque.
Arrivo nell'ansa prescelta e subito una grossa sorpresa...il livello dell'acqua è calato di oltre 1 mt e mezzo a vista...e questo sconvolge un pochino i miei piani su dove lanciare in quanto nell'anno precedente io e il mio socio avevamo trovato un buon punto.
Decido di effettuare una sessione di plumbing esplorativo e mi accorgo che il fondo davanti alla mia posta digrada a scalini da una profondità di 1 mt e mezzo sino a 6 metri...decido che lancerò una canna un po' più sotto riva in un punto sui 4 metri, mentre l'altra un pochino più a largo sui 6 mt.
Comincio a montare e...taaaaac seconda bega della mattinata...ho dimenticato una canna in macchina
come cazzo si fa direte voi...il problema è che essendo da solo e dovendo fare un bel pezzo a piedi intorno alla cava mi sono caricato come un mulo e qualcosa mi è sfuggito
Non potendo lasciare la roba abbandonata alla posta mi si presenta un bel problema...per fortuna mi scrive un amico che era in zona (per tutt'altra cosa) e riesco a convincerlo a venire a dare un'occhiata al mio campo base mentre corro sotto l'acqua a recuperare la canna...
Risolte tutte le beghe e salutato l mio amico arriva finalmente il momento di lanciare in acqua le lenze.
Su consiglio di un altro carpista della zona lancio su una lenza una boiles affondante speziata e una scopex sull'altra, il tutto condito da un sacchettino di PVA (che sotto la pioggia mi ha dato non pochi problemi
) ripieno di pellets alla canapa e qualche boiles spezzettata con qualche chicco di mais e semini...
Lancio e attendo...nel frattempo monto una piccola tenda per ripararmi dalle secchiate che vengono giù dal cielo...
Nel frattempo, dopo giorni difficili tra ufficio e casini vari, riesco finalmente a trovare il tempo di rilassarmi, godendomi anche la pace del lago che, date le avverse condizioni meteo, è deserto, tolta giusto la compagnia di qualche anatra che passa vicino alla mia postazione...
Il primo timido beep arriva intorno alle 1330, ma è solo una debole toccatina dovuta a qualche pesce che gira intorno all'esca...fino alle 17, ora in cui comincio a sbaraccare succede poco e niente...alla fine è cappotto!
Devo dire che la cosa non mi secca particolarmente in quanto, intanto la cava prescelta non è uno spot facile, e poi il solo fatto di poter essere finalmente lì, a rod pod montato praticando la tecnica di pesca che mi ha quasi tolto il sonno nelle ultime due settimane è stato di per sé molto appagante...le carpe arriveranno lo so (in questi giorni sto cercando di preparare la posta a dovere con piccolissimi quantitativi di pastura) ma ciò che credo conti davvero è stata l'emozione che ho vissuto tornando finalmente a praticare il cf...e adesso non vedo l'ora di tornare in azione, spero già sabato prossimo...anche perchè la "febbre" sta già risalendo....
Per due settimana non ho pensato ad altro che a rimettere insieme l'attrezzatura, passando per i drammi che ogni novellino deve affrontare...che mulinello, quale canna, come pasturare, i gusti di boiles...per due settimane mi sono sparato la collana di video di pescare carpfishing con Ripamonti...ho scelto il luogo e il giorno...e poco importava se le previsioni prevedevano pioggia a catinelle...sapevo esattamente che nonostante tutto io venerdì mattina sarei stato là...col pod montato e le lenze in acqua in attesa spasmodica di quel "beep" che desse inizio alla lotta...così è stato e quello che vi vado a raccontare è ciò che è successo.
Sveglia presto e subito arriva fra capo e collo la prima bega della giornata...la mia donna appiedata e necessitata di un passaggio in macchina...risultato arrivo alla posta in ritardo sui tempi, ma devo dire che almeno ho beccato gli unici 20 minuti della giornata in cui non ha piovuto per montare le cose

Il luogo prescelto è la cava Cabassi a Milano, luogo non facile dato che le carpe non vengono immesse e/o allevate ma vivono allo stato "brado". Nonostante una discreta quantità di pescatori durante l'estate, in questo periodo la pressione di pesca è pressoché nulla ancora, eccezion fatta per i pescatori di trote che, data una recente immissione, nel weekend lanciano le proprie lenze in quelle acque.
Arrivo nell'ansa prescelta e subito una grossa sorpresa...il livello dell'acqua è calato di oltre 1 mt e mezzo a vista...e questo sconvolge un pochino i miei piani su dove lanciare in quanto nell'anno precedente io e il mio socio avevamo trovato un buon punto.
Decido di effettuare una sessione di plumbing esplorativo e mi accorgo che il fondo davanti alla mia posta digrada a scalini da una profondità di 1 mt e mezzo sino a 6 metri...decido che lancerò una canna un po' più sotto riva in un punto sui 4 metri, mentre l'altra un pochino più a largo sui 6 mt.
Comincio a montare e...taaaaac seconda bega della mattinata...ho dimenticato una canna in macchina


Non potendo lasciare la roba abbandonata alla posta mi si presenta un bel problema...per fortuna mi scrive un amico che era in zona (per tutt'altra cosa) e riesco a convincerlo a venire a dare un'occhiata al mio campo base mentre corro sotto l'acqua a recuperare la canna...
Risolte tutte le beghe e salutato l mio amico arriva finalmente il momento di lanciare in acqua le lenze.
Su consiglio di un altro carpista della zona lancio su una lenza una boiles affondante speziata e una scopex sull'altra, il tutto condito da un sacchettino di PVA (che sotto la pioggia mi ha dato non pochi problemi

Lancio e attendo...nel frattempo monto una piccola tenda per ripararmi dalle secchiate che vengono giù dal cielo...
Nel frattempo, dopo giorni difficili tra ufficio e casini vari, riesco finalmente a trovare il tempo di rilassarmi, godendomi anche la pace del lago che, date le avverse condizioni meteo, è deserto, tolta giusto la compagnia di qualche anatra che passa vicino alla mia postazione...
Il primo timido beep arriva intorno alle 1330, ma è solo una debole toccatina dovuta a qualche pesce che gira intorno all'esca...fino alle 17, ora in cui comincio a sbaraccare succede poco e niente...alla fine è cappotto!

Devo dire che la cosa non mi secca particolarmente in quanto, intanto la cava prescelta non è uno spot facile, e poi il solo fatto di poter essere finalmente lì, a rod pod montato praticando la tecnica di pesca che mi ha quasi tolto il sonno nelle ultime due settimane è stato di per sé molto appagante...le carpe arriveranno lo so (in questi giorni sto cercando di preparare la posta a dovere con piccolissimi quantitativi di pastura) ma ciò che credo conti davvero è stata l'emozione che ho vissuto tornando finalmente a praticare il cf...e adesso non vedo l'ora di tornare in azione, spero già sabato prossimo...anche perchè la "febbre" sta già risalendo....
